Trasparenza
La verità
Il 25 gennaio 2021 la trasmissione Report - RAI 3 - ha mandato in onda un servizio intitolato “Il mago di Helbiz” che merita un ulteriore approfondimento per ristabilire la verità dei fatti che sono stati omessi o manipolati.
Il 25 gennaio 2021 la trasmissione Report - RAI 3 - ha mandato in onda un servizio intitolato “Il mago di Helbiz” che merita un ulteriore approfondimento per ristabilire la verità dei fatti che sono stati omessi o manipolati.
Questa lettera è perciò un “ulteriore” approfondimento perché il primo è su questa pagina ed è la possibilità di poter visionare l’intera intervista per avere contezza degli aspetti manipolatori effettuati in fase di montaggio rispetto a quanto effettivamente dichiarato durante la registrazione (Link Intervista integrale)
Ho volutamente deciso di rilasciare l’intervista per affrontare comunque tutti i punti che i giornalisti e la redazione hanno sottolineato essere di interesse pubblico.
Lo dovevo a me stesso, agli azionisti della società, ai rappresentanti dei molti Comuni che ci hanno dato fiducia in Italia e all’estero, ai nostri partner e soprattutto ai nostri dipendenti: un valore inestimabile costruito in pochi anni con fatica, intensità e alcuni dicono caparbietà e coraggio imprenditoriale.
Nello specifico due erano i temi: un richiamo alla scarsa trasparenza della società e della mia persona e una richiesta di Class Action depositata da uno studio legale in USA contro Helbiz in rappresentanza, secondo l’autore, di migliaia di persone.
Per quanto riguarda la Class Action i firmatari erano 10 persone ed il giorno 22 gennaio la United States Court ha emesso la propria decisione ( Documento in Allegato “0116. OPINION”) non accogliendo la domanda ed archiviando la richiesta di Class Action in relazione a tutte le domande dei ricorrenti.
Questa importante notizia è antecedente di ben 3 giorni la messa in onda della puntata di Report ed è stata omessa nelle fasi di promozione della puntata nonchè, fatto più grave, durante la trasmissione nonostante l’autore, i responsabili della redazione e della rete fossero stati informati dal nostro Studio Legale alle 3.00 pm Italiane, 9.00 am in USA.
Sul tema della trasparenza della società l’autore si è soffermato mettendolo in diretta corrispondenza con quello che ha dichiarato essere il vero obiettivo della puntata ovvero cambiare la legge sui monopattini.(Documento in allegato “Obiettivo di Report”)
E’ quanto mai surreale che un giornalista si sostituisca alle preposte Istituzioni decidendo che una legge è da cambiare. Ho estrema fiducia nelle Istituzioni e posso affermare che il tema della trasparenza di una società come Helbiz sia affrontata con perizia e approfondimento tanto dagli stakeholder istituzionali quanto da quelli finanziari quanto dai nostri partner commerciali.
E’ noto che le società che come Helbiz mettono a disposizione un servizio di noleggio di monopattini o altri mezzi elettrici in sharing, non partecipano ad appalti pubblici e non percepiscono alcun finanziamento da parte delle amministrazioni, rispondono ad una richiesta effettuata dal Comune tramite avviso pubblico o gara pubblica, dichiarando il proprio interesse a svolgere l’attività di trasporto in collaborazione con gli stessi. Per poter rispondere a questi avvisi vi è, prima di una selezione tecnica, una procedura che prevede un lungo elenco di documenti che qualificano la società ( Documento in Allegato “Documenti richiesti da Amministrazioni” )
Allo stesso modo gli istituti bancari e finanziari richiedono e verificano una cospicua documentazione ( Documento in allegato “Istruttoria KYC”) per avviare l’istruttoria di qualsiasi operazione o attività’. E’ un processo denominato KYC e serve per prevenire che soggetti con attività’ criminali utilizzano banche e istituti finanziari per attività’ di riciclaggio.
Nel servizio si fa riferimento al Delaware come un paradiso fiscale cosa lontana dalla realtà e si paventa una presunta mancanza di trasparenza nella struttura societaria di Helbiz, in ragione principalmente del fatto che la capogruppo, Helbiz Inc., sarebbe incorporata nel Delaware.
A riguardo, è importante evidenziare come tale circostanza sia assolutamente neutra rispetto all’opacità della struttura sociale, poiché la stessa è un dato pubblico e da tutti conoscibile. Parimenti pubblico è l’insieme della struttura sociale.
Il 67,8% delle aziende selezionate da Fortune500, hanno la sede in Delaware e le motivazioni che ci hanno portato a questa decisione vi è la natura stessa del nostro business: siamo una società tech aperta ai venture capital ( Documento in Allegato “Incorporation in Delaware”) . Ogni anno tutte le compagnie che vi hanno sede devono fare una dichiarazione annuale divulgando sia gli azionisti che gli amministratori. I fondi di venture capital richiedono alle start up e le scale up sede in Delaware proprio per avere immediatezza di accesso alle informazioni utili per decidere se ed in quali modalità finanziarne la crescita.
I finanziatori di Helbiz sono, al pari di qualsiasi altra società, soggetti privati o fondi di investimento. Helbiz è disponibile a comunicare, naturalmente in via riservata, a ogni amministrazione che ne farà richiesta, l’elenco completo dei finanziatori della Società capogruppo.
È necessario specificare che la natura riservata dei dati è legata alla fase di quotazione in corso al Nasdaq di New York. Tale circostanza necessariamente implica che i dati sensibili sulla struttura della società non possano comunicati al mercato prima della quotazione stessa.
In relazione alla situazione economico – patrimoniale di Helbiz Italia s.r.l., nella trasmissione vengono sollevati dubbi sulla stessa. In realtà, i bilanci di Helbiz Italia S.r.l sono liberamente consultabili e non presentano alcun elemento di opacità. Quanto ai risultati raggiunti, è evidente che, essendo Helbiz Italia una startup, la società infatti è stata costituita nel 2018, gli stessi risentono dell’arco temporale assai breve di attività e quindi valutarne la solidità tenendo conto dell’ultimo bilancio approvato 31 dicembre 2019, è un criterio che non rappresenta l’effettiva situazione economico – finanziaria attuale.
Il bilancio al 31 dicembre 2019, evidenzia un fatturato pari a circa 700.000 euro ma nel bilancio al 31 dicembre 2020, che verrà approvato come da termini di legge nel corso dell'anno, il fatturato della società è esponenzialmente cresciuto nonostante le numerose restrizioni dovute all'attuale pandemia e posso dire con un pizzico di orgoglio che di pari passo la Helbiz Italia è cresciuta raggiungendo 139 dipendenti.
Nel servizio è infine dato ampio spazio ai miei rapporti con Vincenzo Ercolano e Santo Massimino in relazione all’Acireale Calcio, in modo tale da indurre il dubbio nell’ascoltatore che io fossi in una qualche maniera prossimo, anche culturalmente, ad ambienti legati a loro volta alla criminalità organizzata.
In più, è stato trasmesso un audio di una conversazione telefonica intercorsa tra me e il signor Vincenzo Ercolano tratta dagli atti di un procedimento penale di un’indagine condotta dall’autorità giudiziaria catanese.
La realtà è che io non sono mai stato vicino ad ambienti legati alla criminalità organizzata e che proprio questo processo lo dimostra. Questa circostanza, certamente nota al giornalista e altresì da me già evidenziata nel corso dell’intervista e non trasmessa emerge con solare evidenza dal fatto che, nell’ambito di quello stesso procedimento penale, infatti, io sono stato persona offesa (vittima) del reato di estorsione, in ipotesi accusatoria commesso da Santo Massimino e di tentata estorsione, commessa in mio danno, in concorso tra loro, da Vincenzo Ercolano e Santo Massimino.
Naturalmente di tutto ciò, con l’evidente scopo di gettare ombre e creare equivoci, nel servizio di Report non viene detto nulla.
Per completezza, il processo, tenutosi avanti il Tribunale di Catania, si è concluso il 5 ottobre 2018, con l’assoluzione di Vincenzo Ercolano e Santo Massimino dai quei reati nei quali io ero persona offesa.
Gli errori di gestione imprenditoriale del passato sono per me un punto di forza e non di debolezza e trovo profondamente ingiusto che una trasmissione della RAI abbia potuto tracciare un racconto che è totalmente lontano dai fatti e la verità di oggi.
Non mi riconosco nel pregiudizievole approccio giornalistico, nell’ironia della conduzione e rivendico con orgoglio e fermezza che il mio impegno sia improntato alla legalità e alla trasparenza e l’obiettivo della quotazione al Nasdaq di Helbiz ne è la più limpida testimonianza.
New York, 27 Gennaio 2021
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